giovedì 19 marzo 2015

Numero otto (Maggio 1953)

8^ corso - 1 maggio - 31 agosto 1953.
Altri ragazzi,  altre storie, ma poi non tanto: la goliardia ironizza sulla tanto agognata "libera uscita", Leopardi torna (suo malgrado, credo) protagonista della verve poetica, e la vignetta che raffigura il vigile in cima al Castello di manovra, con un panorama desertico, mi fa considerare che adesso quel panorama è pieno di cemento. 
Altri tempi...



























































venerdì 13 marzo 2015

Numero sette (Gennaio 1953)

Ecco il 7^ corso, anno 1953. Si inizia con una frase forte, intensa, drammaticamente intensa ("un giorno senza rischio è non vissuto, poiché per noi credenti la morte è vita, è luce nel terrore dei crolli, nel furore delle acque, nell'inferno dei roghi") e,  passando per una "riscrittura" de " Il sabato del villaggio" che certamente deve aver fatto inquietare non poco il povero Leopardi, si arriva fino agli annunci per dismissione ("svendo area mq 0,50 posto adunata posizione arretrata e defilata alla vista di qualsiasi istruttore"). Buona lettura...